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Caratteristiche Percorso |
Itinerario |
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Passo del Bocco
- Colonia Devoto - Poggio Buenos Aires - Monte Zatta (ovest) - Monte Zatta -
Passo del Bocco.
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Dislivello |
|
Salita: 540 m
Discesa: 540 m |
Lunghezza |
|
10 Km |
Difficoltà |
|
E |
L'itinerario non presenta difficoltà. |
Segnavia |
|
AVML - A10 |
Durata |
|
4 ore circa. |
Altitudine
Massima |
|
Monte
Zatta
1410m |
Cartografia |
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Carta 1:25.000 - Carta
Escursionistica alta via dei Monti Liguri "Da Passo Scasella a Passo del
Bocco" ed. Studio cartografico italiano Genova [
Visualizza porzione della
mappa ] |
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Chiudi Testo descrizione
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La zona è quella del Parco Naturale Regionale dell'Aveto situato
nell'entroterra ligure, nell'estremità orientale della provincia di Genova
ed interessa parte dello spartiacque ligure padano e alcune delle cime più
alte dell'Appennino Ligure.
L'area protetta presenta una grande varietà e ricchezza di ambienti: prati e
pascoli, faggete, zone umide, emergenze geomorfologiche, floristiche,
faunistiche e mineralogiche.
L'anello del monte Zatta è un percorso di elevato pregio naturalistico che
attraversa una delle più belle faggete della Liguria, in gran parte di
proprietà demaniale. Lungo il percorso si possono notare manufatti delle
antiche attività montanare (e purtroppo anche di attività più recenti!),
quali aie carbonili (spiazzi dove veniva prodotto il carbone di legna) e
neviere (grandi fosse nelle quali era raccolta la neve, per essere poi
venduta come ghiaccio nella stagione calda). Il sottobosco ospita una flora
molto ricca, tra cui diverse specie protette come i gigli, le scille e il
dente di cane, mentre in autunno la foresta è meta di numerosi appassionati
fungaioli.
La faggeta è il bosco tipico della fascia montana tra i 900 e i 1600m circa,
caratterizzata da un clima umido e fresco. La specie dominante è il Faggio (Fagus
sylvatica), albero caducifoglie dal portamento maestoso ed elegante. La
faggeta è la formazione forestale più diffusa nel territorio del parco e
rappresenta, nei versanti in quota del nostro Appennino, il cosiddetto bosco
"climax", in equilibrio con l'ambiente circostante e stabile nel tempo, se
rimangono immutate le condizioni locali climatiche e ambientali.
L'escursione ha inizio dal Passo del Bocco, antico valico dell’Appennino tra
la valle Sturla e la val di Taro. Qui, a 952 m di altezza, è stato
recentemente ristrutturato dal Parco un vecchio albergo e trasformato in un
moderno e funzionale rifugio: il “Rifugio Antonio Devoto”. |

Passo del Bocco:
Rifugio Antonio Devoto
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Parcheggiata l'auto
nel grande piazzale antistante il rifugio
(950m, WP01) si segue la strada asfaltata in
direzione Varese Ligure, superato il Lago del Bocco davanti ad una
costruzione abbandonata, non molto bella da vedersi, si prende la sterrata
che si stacca a destra (956m, WP02, 10') ( cartelli e indicazioni presenti) seguendo i segnavia
AV iniziamo a salire seguendo alcuni tornanti e giungiamo ad un primo bivio
(1013m, WP03, 10'/20'),
il tracciato A10 prosegue su un sentiero a Dx per raggiungere poi Poggio
Buenos Aires, ma noi proseguiamo dritto sulla
sterrata per visitare la colonia Devoto. Si prosegue quasi in piano e subito
dopo si incontra un nuovo bivio con tre pannelli informativi
(1024m, WP04, 5'/25'). A sinistra appena a
monte del tabellone c'è l'arrivo del sentiero A10 che useremo per il ritorno
ma tenendo la sterrata proseguiamo ancora in salita sino ad entrare in una
abetaia
dove si incontra subito dopo una serie di edifici abbandonati
(1053m, WP05, 10'/35') e in rovina, la vera
sorpresa però appare poco dopo: l'enorme edificio a sei piani della ex
colonia Fondazione Antonio Devoto
(1091m, WP06, 10'/45'), abbandonato anch'esso. Colpisce lo
stridente contrasto tra questa costruzione e il bosco che lo circonda , un enorme
complesso di circa 22.000 metri cubi (ha 365 finestre, una per ogni giorno
dell’anno) di proprietà della Provincia di Genova fatta costruire nel 1933
da Antonio Devoto, benefattore e filantropo, come “sanatorio” per cura della
tubercolosi e poi adibito a colonia per ragazzi ed oggi in attesa di
riqualificazione. Dopo una breve discesa, la stradina prosegue in piano,
alternando alcuni lievi saliscendi nel bosco misto che, gradualmente, lascia
spazio ai primi faggi.
Proseguiamo su sentiero piano e ci ritroviamo ben presto su uno spazio attrezzato ad
area pic-nic si tratta di Poggio Buenos Aires
(1120m,
WP07, 10'/55'), Il nome del
luogo evoca il periodo dell’emigrazione, fenomeno che all’inizio del
Novecento aveva provocato lo spopolamento di queste valli.
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Questa località, ideale per un momento di relax, è circondata da maestosi
faggi ed è anche il punto dove la pista si interrompe. Vale la pena di
percorrere un breve tratto in discesa del sentiero A10, che arriva in questo
punto, per godere di un ottime vedute sul
monte Ramaceto, il
Mare e la
vallata sottostante. Per proseguire sul sentiero A10 avremmo dovuto girare a
sinistra prima di arrivare all'area pic-nic, infatti tornati sui nostri
passi pochi metri prendiamo il sentiero AV-A10 (non segnalato con evidenza). Inizialmente il sentiero è
ripido e angusto ma poi, superato un grande faggio saliamo lungo molti
tornanti il bosco di faggi sembra lasciare il posto ai pini ma dopo altri
tornati è sempre il faggio a fare da padrone.
Incontrano anche le testimonianze di antiche attività montanare, come aie
carbonili e grandi fosse in cui si raccoglieva la neve, venduta come
ghiaccio in riviera nella stagione calda. Ci troviamo in una zona più rada,
finalmente si vede un po' di panorama, su un tratto un po' esposto
avvistiamo il litorale fino a Portofino.
Rientriamo nel bosco superiamo due deviazioni verso sinistra, la prima
(1285m, WP09, 30'/1h 25') vi è
una segnalazione per il “Faggio 40” o “Faggio dello Zatta” : un albero
monumentale, caduto nel 2005 a seguito di un’ aggressione fungina. Il suo
nome pare derivare da una leggenda secondo la quale quaranta contadini
sorpresi da un violento temporale trovarono riparo sotto di esso.
Rimaniamo sul sentiero principale e procediamo ancora affrontando ancora
tornanti, ma ormai siamo in vista della vetta del monte Zatta di Ponente e
ben presto siamo fuori dal bosco proprio nei pressi di una piccola edicola votiva e una croce
(1357m, WP11, 15'/1h 40'). Da
questo punto è possibile osservare l’irregolare cresta dello Zatta, che si
estende per più di un chilometro e mostra i suoi due opposti versanti. Il
panorama spazia sulla val Graveglia, sulle non lontane cime del monte
Porcile, fino al mare; e lontano, foschia permettendo, si
intravedono anche le Apuane.
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Si riprendere il cammino sul sentiero in un alternarsi di tratti
pianeggianti e tratti in saliscendi sempre sulla cresta avendo a sinistra
sempre la faggeta e a destra il versante ripido caratterizzato dagli strati
di roccia sedimentaria. Tratti panoramici ed esposti si
alternano nella
faggeta. Un sentierino che si sviluppa verso destra conduce a una grossa
croce in ferro posta su un punto elevato e aperto al panorama sulla vallata.
Si procede quindi, sempre in cresta e alternando ancora tratti aperti ad
altri in faggeta, per giungere infine alla Vetta di Levante del Monte Zatta
(1410m, WP12, 30'/2h 10').
Da qui è ben visibile lo sviluppo dell’Alta Via che si sviluppa, nel suo
tratto spezzino, alle spalle delle Cinque Terre. Dalla Vetta di Levante si
seguono le sovrabbondanti indicazioni inoltrandosi all'interno della foresta
raggiungendo il bivio (1373m, WP13, 5'/2h 15')
tra l'Alta Via dei Monti Liguri, che abbiamo seguito fino qui, e il sentiero
A10 che continueremo a percorrere voltando a sinistra. |
Si scende ora decisamente nel bellissimo sottobosco incontrando
inaspettatamente un'area di sosta con panchina, siamo alla Fonte di Prato Pinello,
che sgorga da sotto un grande masso
(1329m, WP14,
10'/2h 25').
Proseguendo lungo il sentiero molto ben tenuto, (paline “Sentiero Natura”
oltre che segnavia A10, davvero impossibile perdersi) si arriva ad un
incrocio
(1220m, WP15, 20'/2h 45'), andando a sinistra si raggiunge nuovamente il Faggio F40,
proseguiamo a destra sempre in discesa fino a intersecare la sterrata che
avevamo percorso in salita (1024m, WP04, 30'/3h 15'),
da qui si ripercorre il percorso dell'andata fino al Passo del Bocco
(950m, WP01, 30'/3h 45'). |
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www.sentierinatura.it
Parco
Naturale Regionale dell'Aveto |
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Lista WayPoints con tempi di percorso |
Localita |
Alt.(m) |
WP |
Parz. |
Totale |
Note |
Passo del Bocco |
980 |
01 |
00' |
00' |
[ Scarica PDF Lista
completa WayPoints ] |
Colonia Devoto |
1091 |
06 |
40' |
40' |
|
Poggio Buenos Aires |
1121 |
07 |
15' |
55' |
|
Faggio 40 |
1287 |
10 |
30' |
1h 25' |
|
Monte Zatta di Ponente |
1357 |
11 |
20' |
1h 45' |
|
Monte Zatta |
1410 |
12 |
30' |
2h 15' |
|
Passo del Bocco |
980 |
01 |
1h 45' |
4h 00' |
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PROFILO
ALTIMETRICO |
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MAPPA PERCORSO
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